Storia dello smantellamento degli skilift della Pontogna
Dalla pubblicazione dell’articolo dal titolo “il Bello anche da noi”, il 9 agosto 2013 su questa pagina web, non è passato neanche un anno.
Nell’articolo “il Bello anche da noi”, si esprimeva la volontà di lavorare per cambiare una situazione ferma da oltre 40 anni. Certamente non sarà stato quell’articolo a far succedere le cose, ma forse senza le dichiarazioni di intenzioni le cose non si riescono neppure a immaginare.
La storia è presto raccontata, anche se gli attori sono molti e di diversa natura.
C’è una persona, un “signore” delle montagne, il signore che ha fatto tutti i 14 ottomila e che di montagne e bellezza se ne intende. Silvio Mondinelli, chiede e ottiene nel mese di aprile 2014 la delibera per lo smantellamento dei vecchi skilift da parte del Comune di Tavernole sul Mella.
Silvio Mondinelli, chiede aiuto anche allo Sci Club Pezzoro e a tutti coloro che anno a cuore il ripristino della montagna, per trovare mezzi e persone capaci di smantellare gli skilift della Pontogna.
C’è, la ormai decaduta nelle ultime elezioni, l’amministrazione pubblica del Comune di Tavernole nella persona del Sindaco Porteri, che crede nelle parole di Silvio Mondinelli e concede la delibera.
C’è un’impresa, la Ditta Lazzari di Collio, che interpellata da Silvio Mondinelli e Flavio Contrini che, dopo il primo sopralluogo, dichiara di poter e voler realizzare il taglio e il trasporto del materiale ferroso, costituente i vecchi skilift della pontogna, alla sola condizione di aver in cambio il materiale ferroso, senza nessun costo aggiuntivo.
Altre entità, come la vecchia proprietà degli impianti, la quale si ringrazia per non aver opposto nessuna questione al progetto. Il CAI di Gardone Val Trompia, sempre attento alla situazione, interpellato si dichiara disponibile ad ogni evenienza. Lo sci Club Pezzoro, piccola associazione sportiva del comune di Tavernole sul Mella, cerca di collaborare con i mezzi disponibili e persone volenterose.
Le difficoltà tecniche del taglio e dello smantellamento vengono superate in 4 giorni di lavoro (dal venedi 30 maggio al 2 giugno, compreso) dalla Ditta Lazzari con grande impegno e professionalità. Vogliamo dare un segno di un grande rispetto e ringraziamento a chi sa lavorare bene, e che sa valorizzare quello che molti consideravano un rifiuto in un bene, sopratutto oggi in tempo di crisi.
Rimane un grande problema, e si sapeva dall’inizio, come trasportare a valle il materiale ubicato al di sopra di quota 1400 m? Senza strade per i mezzi della Ditta Lazzari, l’unica soluzione è l’uso dell’elicottero.
I costi di un elicottero non sono impossibili ma certamente, senza sponsor, senza imprese che possano vantare dei benefici da tutto impegno, risulta una difficile spesa per il progetto nato dalla sola volontà di una persona.
Attraverso la protezione civile di Tavernole sul Mella, entità sempre vicina alle necessità della montagna, si organizza una riunione in Comunità Montana che mette in manifesto la situazione. Tempi duri per andar a chiedere soldi…. ma la volontà à grande e ci vanno tutti a dar man forte.
Un grazie sincero va alla Comunità Montana di Valle trompia, alla Protezione civile di Tavernole per aver messo a disposizione i fondi necessari al recupero degli ultimi materiali ferrosi rimasti sopra quota 1400 m sulle pendici del Monte Guglielmo. Un grazie particolare alla Ditta Elimast, che nel sabato 21 Giugno 2014, in soli 48 minuti a realizzato tutti i viaggi necessari per il trasporto a Pezzoro del materiale, un tempo record!!!
A seguito di questo breve comunicazione avverrà la pubblicazione di un video documentario con la storia degli impianti “Sciovia Pontogna, lo sci in valle Trompia, una storia di abbandono di oltre 40 anni”. Nel Rifugio CAI Valtrompia verrà allestito un pannello fotografico con la storia e immagini che rendono giustizia alla memoria storica, dal titolo “qui si prendeva lo skilift”.
Un grazie particolare a tutti coloro che, domani quando rivolgeranno lo sguardo al Monte Guglielmo, lo troveranno più bello del solito… forse non coscienti del motivo di tale bellezza o forse si…., comunque certi siamo noi che tale sentimento ci farà sentire tutti un po più in armonia con questa montagna e con il futuro che ci aspetta.